Incontriamoci

Scriveva Angelo Ripellino "amo le cose..." c'è in esse una parte dell'anima di chi le ha usate.
Perché massenzio barter

L’idea alla base del programma è utilizzare ciò che la memoria infinita del computer può conoscere e che sfugge al singolo o al gruppo.
A volte chi può risolvere un tuo problema abita nella porta accanto. Tu non sai di cosa lui disponga, ma il programma potrebbe venirne a conoscenza per rendere possibile un bisogno ed una disponibilità, facendole incontrare.

I punti cardine di Massenzio Barter

Baratto

Non si scambia solo un bene materiale: si scambia una speranza, un’empatia, una attività complessa per altre attività complesse. Il principio è che ogni scambio, prima di essere economico, è un moto dell’anima.

Riciclo

Nulla è veramente inutile; ciò che risulta essere tale per alcuni è un bene utile per altri.

L'importanza di un'economia circolare

Non si tratta solo di scambio tra singoli, ma di ottimizzazione di servizi e progetti di ogni tipo. Non c’è limitazione numerica di risposte e le proposte si ampliano in modo esponenziale.

Chiunque può interagire con l’app. Ogni richiesta eticamente ammissibile è accettata nel programma. Richieste non condivisibili si elidono da sole o non vengono amplificate. La parola è il logos che crea e si autolimita.

Ottimizzare le risorse è la finalità del progetto.

Ciò che non è importante per te può aiutare il prossimo

La prima idea del programma e quella di Massenzio barter nasce nel 1997.
Successivamente Alessandro D’Ercole indicherà la finalità del sistema nel libro “L’uno e l’omino”, nel capitolo finale.
Il libro viene presentato nel 2007 dalla Massenzio Arte, e presentato al pubblico per i tipi della casa editrice “Aracne”.

La storia di Massenzio Barter

1999

Nascita dell'idea e primi sviluppi

2012

Sviluppo di una versione desktop dell’applicazione

2019

Ripresa del progetto e rivisitazione in chiave web

2020

Pubblicazione di una web-app per massimizzare la diffusione del portale

I Servizi per gli Utenti

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soluzioni

Un caso di studio

Architetto

Metto a disposizione la mia professionalità.
Può ottenere una visibilità che lo porterà a collaborare anche in altre situazioni simili ed un vantaggio economico derivante dall’accordo tra le parti a lavoro finito.

Proprietario

Ho un capannone vuoto da ri-utilizzare ma non ho fondi disponibili sufficienti.
Si troverà un immobile ristrutturato e messo a reddito.

Costruttore

Sono a corto di lavoro e metto a disposizione la mia opera.
Può ottenere una visibilità che lo porterà a collaborare anche in altre situazioni simili ed un vantaggio economico derivante dall’accordo tra le parti a lavoro finito.

Le cose, tutte le cose, hanno un valore nascosto.
Gettarle ha un costo economico, offrirle può essere una opportunità anche futura.
Gettarle o abbandonarle è una carenza di amore.