La nostra filosofia

La Massenzio Arte ha iniziato la sua attività aprendo a giovani artisti spazi espositivi; ha mantenuto per 20 anni il concorso per arti figurative e scultura aperto nel 1995, al fine di consentire loro di accedere al mercato dell’arte ed acquisire visibilità: quanto sopra selezionando con una giuria di artisti e critici di alto livello i giovani talenti da ammettere al concorso. Ha poi continuato la sua missione di divulgazione dell’arte attraverso la costruzione e trasformazione di studi e laboratori per l’arte e l’artigianato, iniziando tale attività nel 2000, ed anticipando il concetto di housing sociale.
Oggi ripropone, con una rinnovata veste grafica e con facilitazioni gestionali, il programma presentato nel 2008 dal nome massenzio barter , avente ad oggetto il riuso e lo scambio di beni e servizi, con la finalità di ottimizzare le risorse, restituendo valore a beni non più commerciabili ma ancora funzionali. Lo scambio prevede anche modelli complessi con i quali raggiungere il maggior numero possibile di persone interessate. E’ una ricerca di una nuova estetica dell’arte, basata sul sociale e sulla solidarietà quale atteggiamento mentale economicamente conveniente. Tra questi modelli complessi la massenzio propone di tentare di dare avvio a nuove comunità con le quali produrre posti di lavoro ed occasioni di scambio di servizi.

Esistono parti di territorio con paesi e borghi abbandonati, anche da mettere in sicurezza, che si prestano con preventiva richiesta di Sindaci e Presidenti di regione che ne abbiano concesso la disponibilità, ad essere riabitati e resi vivibili.

In essi si possono concentrare una serie di attività e servizi disponendo di un sito già preventivamente costruito e solo da modificare o rendere accessibile. Vi si possono unificare risorse e creare posti di lavoro.
Al sito della Massenzio Barter possono scrivere e partecipare un loro eventuale interesse giovani architetti neo laureati, ingegneri, medici, insegnanti, assistenti sociali, artigiani edili che dispongano di loro attrezzature e cerchino nuove commesse ed attività.
Migranti regolari o in corso di regolarizzazione, singoli o con famiglia che cerchino un ricongiungimento.
Detentori del reddito di cittadinanza che non abbiano trovato lavoro ai fini del mantenimento di detto reddito.
Tutti coloro che cercano una ricollocazione in un tessuto territoriale extra urbano disposti a lavorare o imparare il restauro nella edilizia o la gestione del territorio attraverso un nuovo reimpiego o ripristino di cessate precedenti utilizzazioni.
Già la costituzione e l’inizio di attività anche di una sola comunità sopra indicata potrebbe fornire un esempio di come può svilupparsi tale progetto; quanto sopra anche avvalendosi dei cd centri per l’impiego che sono attivi nella zona interessata al progetto, e che al momento non dispongono di offerte di impiego.
Il programma della Massenzio Barter si esplica in una serie infinita di capacità di scambio e in una serie altrettanto amplia di scambio di servizi. Questo esperimento potrebbe modificare la situazione abitativa e lavorativa di un gran numero di persone e mostrare alcune possibilità di sistemazione dei migranti e di ripopolazione dei luoghi.

Massenzio Arte
Alessandro D'Ercole